Le radici e i rami dell’ecofemminismo

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Con questi tre nuovi ritratti, il laboratorio si apre a una riflessione più esplicita sul legame profondo tra ecologia e femminismo, tra giustizia ambientale e giustizia sociale. Annalisa Corrado, Sara Segantin e Carla Ravaioli rappresentano, in modi diversi, tre generazioni di pensiero e azione ecofemminista, capaci di unire la cura del pianeta alla cura delle relazioni, delle comunità, delle idee.

Insieme, queste tre figure mostrano che l’ecofemminismo non è solo una teoria, ma una pratica trasformativa: un modo diverso di pensare, agire, costruire futuro. In un mondo attraversato da crisi sistemiche, l’intelligenza ecologica delle donne offre risposte coraggiose, inclusive e profondamente umane.

Annalisa Corrado, ingegnera ambientale e attivista politica, è un esempio di competenza tecnica al servizio della trasformazione ecologica. Il suo impegno coniuga transizione energetica, equità sociale e partecipazione democratica, dimostrando che le donne non solo abitano la sostenibilità, ma la progettano.

Opera liberamente ispirata allo stile e al progetto artistico delle street artist Lediesis

Carla Ravaioli, giornalista, saggista e deputata, ha tracciato percorsi pionieristici in anni in cui parlare di crisi ambientale e critica al modello di sviluppo era controcorrente. Con una visione lucida e radicale, ha anticipato molti dei nodi che oggi attraversano la nostra epoca. Il suo pensiero è un’eredità da riscoprire.

Opera liberamente ispirata allo stile e al progetto artistico delle street artist Lediesis

Sara Segantin, giovanissima scrittrice e divulgatrice, dà voce a una generazione che non vuole più scegliere tra emozione e scienza. Nei suoi racconti e nelle sue azioni, l’ambientalismo si fa racconto, empatia, alleanza con la natura e con le altre forme di vita. Il suo linguaggio è nuovo, ma la sua urgenza è antica.

Opera liberamente ispirata allo stile e al progetto artistico delle street artist Lediesis